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Il Vermentino di San Ferdinando proviene da vigneti della Val di Chiana, nella provincia di Arezzo. La raccolta delle uve è stata effettuata manualmente, con selezione delle stesse in cantina. Breve criomacerazione, fermentazione in acciaio a temperatura controllata e sosta sulle fecce fini. Il Toscana Bianco IGT Vermentino di San Ferdinando affina in bottiglia.
Su una lieve collina si erge il casale abitato dalla famiglia Scala da diverse generazioni. Al suo interno si trova anche l'antica chiesetta edificata per voto da un antenato della famiglia. Questo lembo di terra in cui si coltiva il guardavalle, si chiams ''Vescovado''; da qui trae origine il nome di questo vino.
SP1, brut, ottenuto dal vitigno autoctono Gaglioppo, vinificato in bianco. Un brut indissolubilmente legato alla Calabria ed ai suoi profumi; grazie alle procedure di coltivazioni biologiche con cui lo spumante è ottenuto, vengono esaltate le qualità specifiche del territorio, nel pieno rispetto delle caratteristiche del suolo e della biodiversità.
È anche grazie alla passione ed al grande lavoro di Marco Sferlazzo se oggi si parla sempre di più del catarratto e delle sue grandi potenzialità. Varietà autoctona della Sicilia, è vitigno in grado di portare a vini di grandissima espressività, così in tensione tra mare e terra, tra acidità e sapidità. Il “Porta del Vento” è una delle massime espressioni della tipologia, un vino lunghissimo e coinvolgente.
“Grisara” della cantina Ceraudo è un Bianco che vi farà innamorare sin da subito, con quei suoi profumi floreali e fruttati, con quella sua scorrevolezza e con quel suo retrogusto gradevolmente amarognolo. Deve il suo nome alla contrada in cui si trovano in vigneti, è lavorato esclusivamente in acciaio, ma soprattutto è un Bianco che, nelle annate più fortunate, non è insolito ricevere i più importanti riconoscimenti dalla critica del settore, come i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, per ricordarci che la massima eccellenza enologica non si nasconde solamente dietro alle etichette più note, più famose e più blasonate.
Greco bianco e mantonico si uniscono in un blend in pari proporzioni, per andare a comporre il sorso del “Petelia”, prodotto da Ceraudo lavorando in solo acciaio le uve raccolte in Val di Neto. Il risultato è dato da un bianco dal carattere certamente scorrevole e immediato, semplice e genuino, ma allo stesso tempo in grado di esprimersi su livelli qualitativi elevati. “Petelia”, che deve il suo nome al termine con cui veniva chiamato il paese di Strongoli durante l’epoca degli antichi greci, è un Bianco che ci racconta la più bella essenza enologica delle terre calabresi
lo Chardonnay “Imyr” è probabilmente uno dei vini più conosciuti e famosi dell’azienda, nonché l’unico vino che la cantina di Contrada Dattilo produce utilizzando esclusivamente uve internazionali e non autoctone. Ottenuto dai grappoli coltivati in Val di Neto, viene fatto fermentare in barrique di rovere francese, dove successivamente invecchia per circa cinque mesi.
Il Pinot Grigio di Villa Vescovile nasce dai vigneti selezionati nei comuni di Lavis e Gardolo Tecnica di produzione classica con iI mosto ottenuto, dopo circa due ore di criomacerazione viene separato dalle bucce per pressatura soffice e fermentato a 20 °C. per 12 giorni. L’imbottigliamento, sterile e a freddo, avviene previa microfiltrazione. Un vino che nasce da un vitigno da sempre importante in Italia, apprezzato per la sua versatilità e per il suo sapere essere sempre intonato alla situazione, come questa bottiglia di Villa Vescovile.
Tenuta dedicata ai vitigni di Indicazione Geografica, totalmente in pianura e confinante con il Lipuda. La Tenuta acquistata recentemente ha lo scopo di diversificare la produzione aziendale, sperimentando così una nuova varietà. Cosi nel 2017 vennero impiantati 3 HA di Pecorello Calabria.