Non mettere il rosmarino vicino a queste piante: ecco quali sono

Una delle piante immancabili in un orto o giardino rigoglioso è il rosmarino, spesso scelta come prima pianta da coltivare all’esterno, data la sua facilità di cura e gestione. Tuttavia, anche il rosmarino ha delle esigenze specifiche, come l’esposizione.

Predilige infatti ambienti soleggiati, quasi “selvatici”, e alcune specie possono favorirne la crescita, mentre altre sono “nemiche” o incompatibili con la sua sostenibilità. Nonostante ciò, il rosmarino è molto adattabile e si sviluppa facilmente.

Questa pianta “semplice” può crescere in modo più rigoglioso se conosciamo a fondo le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e di debolezza, e alcuni accorgimenti che possono garantirci un arbusto resistente anche al caldo estivo, oltre a fornirci un buon quantitativo di condimento per la cucina.

Pianta rustica

Il rosmarino è una specie molto resistente, antica e nota anche alle popolazioni pre-romane per la sua vitalità e rapidità di crescita. Essendo una specie sempreverde, non risente dei cambiamenti di temperatura e di stagione, rimanendo sempre attiva e sviluppandosi in modo significativo.

Il nome scientifico di rosmarinus officinalis sottolinea il suo legame con la medicina erboristica e officinale: viene infatti utilizzato da millenni per impacchi, decotti e misture, oltre che come condimento, grazie alle sue foglie resistenti, coriacee e molto profumate, dall’aroma intenso.

Anche i fiori sono commestibili, di colore viola intenso, ma a seconda delle varietà, il rosmarino può svilupparsi in condizioni diverse e i fiori sono influenzati dalle caratteristiche del terreno. È possibile coltivarlo partendo dal seme, ma spesso si preferisce la moltiplicazione per talea.

Dove posizionare il rosmarino

Può essere coltivato in vaso, nell’orto o in giardino, necessita di luce costante, possibilmente non diretta, ma resiste bene ai raggi solari, soprattutto quando è adulto. Non tollera i ristagni d’acqua, quindi è meglio scegliere un terreno specifico.

È importante curare la pianta, soprattutto nelle prime 3-4 settimane, mantenendo il terreno leggermente umido, senza eccedere, poiché in questa fase la specie può “affogare” facilmente e le giovani radici non tollerano un eccessivo apporto di acqua. Successivamente, il rosmarino diventa più resistente.

Un terreno poco compatto e leggermente acido è ideale per la crescita del rosmarino, ma anche lo spazio è fondamentale, poiché può crescere anche oltre i due metri in tempi relativamente brevi. Necessita quindi di libertà sia in orizzontale che in verticale, per questo alcune piante non sono adatte come “compagne”.

Non piantare il rosmarino accanto a queste piante

Alcune specie hanno esigenze simili al rosmarino, quindi è bene tenerle a distanza per evitare la competizione. Salvia e menta, in particolare, sono simili per caratteristiche, ma il rosmarino ha radici molto profonde e coriacee, che tendono a sovrastare l’altra pianta.

Per questo è bene lasciare almeno un metro di distanza dalle altre specie e garantire al rosmarino una profondità di almeno 60 cm, per favorire una buona crescita annuale. Se curata adeguatamente, è una pianta molto longeva, tra le più interessanti tra le aromatiche.

Come detto, il rosmarino predilige il sole, soprattutto durante la fioritura che inizia in primavera, necessitando di almeno 5-6 ore di luce solare al giorno, anche in inverno, nei limiti del possibile. In caso contrario, la pianta cresce più lentamente, anche se è abbastanza resistente da sopravvivere anche in mezz’ombra.

Cure

Richiede poche cure, ma può essere incentivato con un po’ di concime, almeno una volta all’anno, in quantità moderate. Il concime a base di stallatico o letame maturo è molto apprezzato. Va miscelato in quantità moderate poco prima della primavera, per rilasciare le sostanze nutritive in tempo.

La primavera è anche il periodo migliore per cimare e potare il rosmarino, i cui rami sono più evidenti durante la bella stagione. I rami da cimare sono soprattutto quelli più vecchi, meno verdi, tendenti al marrone e più legnosi. Evitare di cimare troppo in profondità.

Lascia un commento